Tutti abbiamo un impatto nel mondo, anche solo respirare significa produrre co2, ma non per questo tutti gli atteggiamenti e le abitudini e, ancora di più i lavori, sono uguali. Noi siamo molto attenti alla “sostenibilità” e all’impatto del nostro lavoro, soprattutto perché, essendo questo nato da una passione, è continuamente sotto la lente di ingrandimento che noi stessi ci infliggiamo giornalmente. La sostenibilità è un concetto ampio che va affrontato a 360gradi, dall’acquisto o meglio dal progetto su carta fino allo smaltimento finale del prodotto o servizio. Noi abbiamo creato una catena di fornitori e abitudini che riteniamo essere virtuosa in cui crediamo e ci appassiona:
– La materia prima e più importante è ovviamente la pelle. Siamo orgogliosamente clienti e affiliati del consorzio della pelle conciata al vegetale in toscana (link al sito), nel sito trovate tantissime informazioni che
per questioni di lunghezza non posso affrontare qui, è una certificazione molto stringente che solo poche concerie in un area ristretta della Toscana possono vantare. La pelle di vacchetta deriva dallo scarto dell’industria alimentare – nessun animale viene ucciso per diventare borsetta (anche per questo motivo non trattiamo pelli esotiche ma solo vacchetta). Queste pelli di rimanenza
vengono lavorate in maniera ecologica utilizzando tannini naturali ricavati dal legno delle piante (esempio quercia, castagno) invece dei metalli pesanti (esempio cromo, piombo). Questo tipo di concia più lungo e costoso fa però si che qualitativamente le pelli siano migliori, durino di più e che tutta la filiera comprese le acque di scolo della concia e gli scarti siano controllati e non inquinino falde e scarichi.

Insomma partiamo da una pelle che è Materia di scarto di un’altra filiera e che viene lavorata secondo un disciplinare tecnico attento all’ambiente oltre alla massima qualità del prodotto.

– I tessuti che usiamo sono prevalentemente naturali come il canvas di cotone, o il lino per i prodotti della casa, molto interessante invece è la composizione dei tessuti per le fodere che sono un mix 50% cotone e 50% plastica riciclata dalle bottigliette di plastica. (allegare logo?)
– La minuteria ovvero fibbie, moschettoni, rivetti ecc….tutte le parti metalliche insomma sono acquistate e fatturate da aziende italiane.
– La lavorazione è altrettanto importante per la sostenibilità di un brand e azienda e noi siamo molto contenti della nostra realtà perché non è a km0 ma a metro0…eheh…il laboratorio infatti è esattamente dietro il negozio, confinante e visitabile in un palazzo storico nel centro di Desenzano del Garda, in tutto tra negozio e produzione si tratta di 150mq2 senza alcun produttore esterno men chè meno estero (Cina, Pakistan, India
e compagnia…). La produzione è interamente fatta da tre persone Tommaso e Marta (soci fondatori) e da Michela, dipendente a tempo indeterminato. Abbiamo 4 macchine da cucire e qualche altro macchinario per levigare e rivettare, la maggior parte del lavoro viene fatto a mano compreso il taglio il che ci richiede tempo e fatica ma ci permette di poter modificare/ personalizzare ogni prodotto quindi forza lavoro manuale alla massima potenza. La produzione è nella misura di qualche decina di borse al mese quindi molto piccola e contenuta.
– Ultimo ma non ultimo i nostri prodotti hanno una durata non paragonabile a quelli fatti in serie e in catena dalle grandi marche o marketplace che utilizzano i materiali più convenienti e la mano d’opera sfruttata
(anche e soprattutto questo è sostenibilità o meno), stiamo parlando di anni e decine di anni di uso senza dimenticare il fatto che essere così piccoli è la nostra forza e quindi siamo in grado di rispondere personalmente ad ogni cliente e forniamo un servizio nella maggior parte dei casi gratuito di manutenzione e riparazione dei nostri prodotti perché la mentalità è che durino e durino a lungo per passare di mano da genitore a figlio proprio come una volta. Come dicevo la sostenibilità è un circolo che ha una testa ovvero le materie prime ma che finisce ben oltre il punto di partenza passando per i metodi e i luoghi di lavoro fino alla durata e smaltimento del prodotto, per tutte queste ragioni e molte altre che possono riguardare la salubrità e felicità dell’ambiente d’azienda e al rapporto con il cliente che è quasi famigliare possiamo pensare di essere un brand sostenibile.